TRASFORMAZIONE INTERIORE
In questa sezione andremo a presentare “Quali” sono le mie esperienze formative ed esistenziali fondamentali alla professione, e il “Come” funziona l’approccio derivato con i suoi metodi di intervento.
Ed infine ecco quello che è la realizzazione ed il coronamento dei primi due punti (Esperienza+Passione), il “Percorso di Trasformazione Personale” effettuato dal Terapeuta stesso in prima persona, ciò che “Chiude il Cerchio” della propria professionalità per “Aprire Spirali” (per usare una metafora visiva che renda il senso “evolutivo” della questione) che rendano la “Vita Viva”, sofferta vissuta onorata e celebrata nelle sue elevate vette così come nelle sue profondità abissali, così da poter fare dello psicoterapeuta stesso uno “strumento” capace di “catalizzare” la Trasformazione, avvenuta “prima” e personalmente in “sé stesso”, così che possa “poi” promuoverla e favorirla anche negli “altri”, nelle persone che a lui si rivolgono per chiedere comprensione, sostegno e guida.
Questo aspetto così essenziale risponde alla scelta “Etica” del professionista di applicare la fondamentale ed essenziale “Coerenza” tra “Parola e Azione”, il mettere in Pratica ciò che si insegna e che si propone agli altri, applicandolo e facendolo in primo luogo su “sé stessi”: da cui il pluriennale percorso di esplorazione e trasformazione interiore effettuato con le succitate pratiche ed esperienze trasformative (dalla psicoterapia fatta in prima persona alle pratiche meditative ed evolutive fatte quotidianamente).
Come insegna la saggezza dei Nativi Americani, va sottolineata l’importanza di “camminare la propria parola” invece di “parlare del proprio cammino”: cioè il mettere in pratica con coerenza ciò che si dice e non, come succede spesso, il mero “predicare bene ma razzolare male” (come la saggezza popolare ribadisce).
Caratteristica distintiva essenziale di uno Psicoterapeuta, rispetto ad un semplice Psicologo (come verrà approfondito più avanti in “Differenze tra Psicologia e Psicoterapia”), è il fatto, non certo marginale o di poco conto, che nei 4 anni e più di specializzazione post-universitaria il professionista è tenuto in maniera improrogabile ad effettuare:
– un Tirocinio di specializzazione (in ambiti di “pratica” psicoterapeutica)
– un persorso di Supervisione Didattica (dei casi clinici che affronta nel suo operare professionale)
– ma soprattutto un percorso personale di Analisi Interiore con uno Psicoterapeuta che lo accompagni ad esplorare e trasformare i nuclei profondi del suo essere (ogni scuola di psicoterapia con metodi e approcci diversi ma ognuno focalizzato sul perfezionamento e la crescita interiore, psicologica, emotiva e relazionale).
(esperienza questa che non è obbligatoria per un semplice psicologo, il quale raramente la affronta)
Perchè è così importante tutto ciò?
→ ricordiamoci che la caratteristica essenziale della terapia è la “relazione” umana (emotiva, affettiva, cognitiva) su cui si fonda il processo di psicoterapia. Essendo fondato sulle dinamiche relazionali terapeuta-paziente, risulta fondamentale riconoscere nella “persona” dello Psicoterapeuta lo “strumento” elettivo di intervento e trasformazione, che si fa guida, modello e catalizzatore per il percorso di trasformazione interiore del paziente.
Tutto ciò implica il “coraggio” e la “volontà” di “mettersi in gioco” in prima persona, lavorando duramente su sé stessi per poter arrivare ad essere dei professionisti competenti e preparati da un’approfondita “pratica” personale, ed arrivare a divenire degli esseri umani consapevoli della complessità della propria natura e della necessità di una “purificazione” interiore dalle “scorie” che tutti inevitabilmente ci portiamo dentro per le imperfezioni e problematiche esistenziali che ogni vita vissuta porta con sé: tutto ciò costituisce un’estrema “garanzia” di professionalità terapeutica e di etica umana.